Percentuale stranieri in Italia

Gli stranieri in Italia rappresentano ormai da alcuni anni un vero dubbio amletico. La loro presenza è positiva o negativa? La percentuale di criminalità è aumentata o è diminuita grazie a loro? A quanto ammonta la percentuale di stranieri in Italia?

In effetti, non è semplice rispondere a queste domande, è sicuramente molto facile generalizzare, cedere alla tentazione di credere ai consueti luoghi comuni, ma, in realtà è sufficiente analizzare la situazione sotto un profilo un po’ più scientifico, con dati alla mano, per capire che la presenza degli immigrati in Italia ha anche contribuito a sbloccare una situazione che, a lungo andare, potrebbe rappresentare un freno all’economia del Paese, vale a dire il problema dei bassi tassi di natalità che in alcune regioni è addirittura pari a zero, con una crescita esponenziale delle persone anziane.

Proprio per queste fasce più deboli della popolazione, ancora una volta gli stranieri vengono in soccorso, già da diversi anni, donne di altre nazionalità, ma anche uomini, si offrono di accudire le persone che non sono più autosufficienti.

Quanti sono gli stranieri in Italia?

I dati Istat ci danno una fotografia precisa della situazione in Italia, infatti, alla data del 2018 nel Belpaese erano residenti 5,1 milioni di cittadini stranieri, un numero abbastanza elevato che rappresenta circa l’8,5% di tutti i residenti. Questo dimostra che la percentuale di stranieri in Italia è in continua mutazione. L’Istat ci dice anche qualcosa in più, cioè che, rispetto all’anno prima precedente si è registrato un incremento di circa 97 mila unità con un incremento netto dell’1,9%.

Un dato che segna un cambiamento rispetto al passato è relativo alla diminuzione delle nascite, infatti, rispetto agli anni precedenti c’è stata una flessione e i bambini non italiani sono in tutto 68mila. Sempre nel 2018 sono entrati circa 262.770 cittadini che non appartengono all’Unione europea (all’inizio del 2018 il numero ammontava a 3.714.934). Il numero dei permessi di soggiorno rilasciati si mantiene più o meno stabile nel tempo, non ci sono impennate numeriche, ma neanche una significativa diminuzione.

Altri dati sulla percentuale di stranieri in Italia

Il livello di istruzione degli stranieri non presenta troppi cambiamenti rispetto al passato, i bambini, figli di stranieri, nati e vissuti in Italia, mostrano ancora qualche difficoltà ad andare oltre la licenza media, infatti solo il 34,7% ha un diploma di scuola superiore e solo un esiguo 11% raggiunge la laurea.

Gli stranieri incontrano molte difficoltà nel trovare uno sbocco occupazionale, infatti, i tassi di disoccupazione continuano a rimanere ancora molto elevati (il 64%), però, rispetto agli italiani ci sono meno inattivi, anche perché molti di essi arrivano in Italia proprio per cercare un’occupazione stabile che consenta il miglioramento delle condizioni di vita.

Quali regioni italiane sono predilette dagli stranieri?

Mentre in passato le mete preferite erano rappresentate dalle regioni del Centro Nord, invece, negli ultimi anni si registra una maggiore concentrazione nel Sud e nel centro, con una crescita, rispettivamente del 4,5% e dell’1,9%.

Una distribuzione più equilibrata, dunque, rispetto al passato, ma che potrebbe essere condizionata anche dalla necessità di spostarsi in quelle aree dove c’è maggiore richiesta di lavori temporanei legati a un sostrato economico prevalentemente agricolo, non bisogna, inoltre, dimenticare che il Mezzogiorno rappresenta l’area da cui arrivano molti migranti, anche non regolari, che mirano a trasferirsi in altri Paesi.

Il numero delle nascite è maggiormente elevato al Nord e al Centro. In base all’ultima rilevazione Istat, la presenza degli stranieri in Italia risulta più elevata rispetto ad altri Paesi come la Germania, la Spagna e il Regno Unito.

Invece, la percentuale è inferiore rispetto a quella della Francia, Paese interessato da secoli da costanti flussi migratori che ha sempre mostrato una maggiore disponibilità all’accoglienza, rispetto ad altri paesi.

Come vivono gli stranieri in Italia?

E’ opportuno, in primo luogo, fare una distinzione tra stranieri con regolare permesso di soggiorno e immigrati clandestini, i quali molto spesso arrivano in Italia per dirigersi verso altri Paesi dove sperano di poter trovare nuove opportunità di lavoro e di vita. Gli stranieri con regolare permesso di soggiorno di solito, invece, tendono a permanere in Italia lavorando stabilmente e mettendo su famiglia.

Le città in cui si trova una percentuale maggiore di stranieri è sicuramente Roma, ma anche Milano presenta un numero molto elevato di stranieri, impegnati in diverse attività. Tra le popolazioni straniere troviamo la comunità romena che rappresenta in Italia quella più numerosa, ma sono presenti anche albanesi, marocchini e, naturalmente, le comunità cinesi, che si trovano in molte regioni d’Italia dove hanno avviato delle attività di tipo prevalentemente commerciale.

In definitiva, le percentuali indicano chiaramente la presenza di molti stranieri in Italia e molti di loro risiedono da molti anni stabilmente nel nostro Paese e hanno acquisito anche abitudini simili alle persone con cui interagiscono.

molti di loro hanno raggiunto un buon livello di integrazione, altri sono sempre animati dal desiderio di fare ritorno nella loro terra di origine oppure di raggiungere altre mete. Al di là delle singole situazioni, gli stranieri sono una realtà in continua espansione da tenere nella giusta considerazione.

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