La percentuale di disoccupazione in Italia non è certamente una leggenda metropolitana, ma una realtà che, nonostante tutti gli interventi portati avanti in questi anni, non accenna a diminuire in modo significativo, sebbene, forse, rispetto al passato ci sia qualche cambiamento importante.
Le cause della disoccupazione sono molteplici, in generale si può dire che l’evoluzione del mercato del lavoro e la richiesta di competenze sempre più diversificate impongono di trovare nuove strategie soprattutto a livello di formazione. Infatti, sotto questo punto di vista, l’Italia appare abbastanza carente.

Diventa di fondamentale importanza, dunque, avviare piani per incrementare le dinamiche occupazionali, partendo soprattutto dalla scuola che già da anni ha introdotto una vera e propria rivoluzione al suo interno, con l’alternanza scuola-lavoro, ma che ancora non è in grado di colmare il divario con un panorama occupazionale.
Percentuale disoccupazione in Italia nel 2019
Gli ultimi dati rilevati risalgono al 2019 e le percentuali, per quanto evidenzino una crescita maggiore rispetto a pochi anni fa, non sono ancora pienamente soddisfacenti. Il tasso di occupazione a giugno era pari, infatti, al 59,2%, per cui possiamo affermare che c’è stata una crescita dell’occupazione, ma ancora non del tutto determinante ai fini di un auspicato “ribaltone” che potrebbe dare una boccata di ossigeno all’architettura lavorativa che caratterizza l’Italia.
Per quanto riguarda l’occupazione al femminile, si è registrato un incremento di 15mila unità lavorative, a fronte, però, di una diminuzione dell’occupazione maschile che ha registrato un calo di ben 21mila unità in diversi settori.
In generale, si può dire, però che l’implementazione del numero degli occupati non risulta particolarmente elevato, in quanto corrisponde allo 0,5% che si traduce in un aumento di circa 115mila unità, un numero esiguo, in confronto al numero complessivo della popolazione potenzialmente occupabile.
L’aumento più evidente si è registrato nel mese di maggio, in modo particolare, in considerazione del fatto che c’è stato un incremento dello 0,3% quantificabile in un incremento di 67mila unità.
Il livello di occupazione ha fatto registrare, rispetto ai mesi immediatamente precedenti, un incremento che si colloca intorno allo 0,1% e, di conseguenza, c’è stata una diminuzione della disoccupazione che corrisponde, in modo approssimativo al 9,9%.
Settori in cui è più elevata la disponibilità occupazionale
C’è naturalmente da sperare che questi dati siano confermati e che il trend dell’incremento occupazionale si confermi anche in quei settori in cui si è registrata una crisi più evidente, negli ultimi anni, come ad esempio, il settore delle costruzioni o quello automobilistico che sono stati fortemente penalizzati da una generale flessione delle vendite dei prodotti, a prescindere dalla qualità dei materiali e delle prestazioni. Risultano, invece, in costante crescita il settore dei servizi che rappresenta veramente una carta vincente su cui investire, per uscire da questo stallo occupazionale che ha penalizzato moltissimo il nostro Paese.
Il settore dell’informatica offre moltissimi sbocchi occupazionali e per questo bisogna avere ottime competenze, in modo tale da essere sempre al passo con le innovazioni che si susseguono a ritmo quotidiano. Quindi, per riuscire a implementare le prospettive occupazionali, bisogna sempre aggiornarsi sui nuovi software e su tutto ciò che può fare tendenza.
In costante crescita è il settore della grafica che richiede abilità per l’elaborazione di complesse strutture digitali, legate, perlopiù alla costruzione di siti internet che possano costituire ulteriori opportunità di guadagno per vari utenti.
Un altro settore che offre notevoli opportunità a livello occupazionale è quello del cibo. Oltre alla produzione locale e alla grande appetibilità, soprattutto sul mercato estero, del made in Italy, recentemente si sono diffusi altri canali di distribuzione che richiedono personale addetto non solo alla preparazione del cibo, ma anche al confezionamento, al trasporto e alla consegna. Per questo motivo sono sempre più diffusi i servizi di catering, food delivery e non ultimi gli home restaurant, vale a dire, luoghi dove si possono gustare ottimi piatti locali preparati da persone comuni, esperte nell’arte della cucina che aprono la loro casa a una clientela molto numerosa e proveniente soprattutto da Paesi esteri.
Il moderno mercato del lavoro è caratterizzato da un’estrema flessibilità, per cui sono decisamente lontani i tempi del posto stabile, in cui si svolgevano sempre le stesse funzioni, aspettando, poi, lo stipendio a fine mese. Se confrontiamo il modello tradizionale con la moderna concezione dell’occupazione, ci rendiamo conto di trovarci di fronte a un cambiamento radicale, per cui bisogna accantonare il miraggio del posto fisso, a favore di una maggiore versatilità a livello lavorativo.
In conclusione, dunque, possiamo dire che nel XXI secolo, occupazione significa soprattutto avere la capacità di adattarsi e cambiare prospettiva. La percentuale di disoccupazione complessiva indica un cambiamento in positivo, ma ancora la strada da percorrere è decisamente lunga, prima di approdare a una stabilità definitiva che consenta una crescita stabile e continua dell’Italia.