Percentuale diabetici sempre crescente
Il diabete è una malattia in costante aumento, caratterizzata soprattutto da una sempre maggiore correlazione con l’alimentazione, soprattutto nel diabete di tipo 2. Anche la percentuale di diabetici in Italia continua a crescere senza sosta. Si tratta evidentemente di una malattia che rispecchia, generalmente, l’opulenza e, in certi casi, anche l’intemperanza nel cibo del mondo occidentale, ma che, a volte, paradossalmente, colpisce anche le persone meno abbienti a causa di un’alimentazione errata, in cui prevalgono gli zuccheri. Le conseguenze? Naturalmente un netto incremento delle percentuali di diabetici in Italia e nel mondo. C’è da dire, inoltre, che molti individui non sanno neanche di essere affetti da questa malattia, perché spesso sono asintomatici o accusano disturbi molto vaghi. Intanto, cerchiamo di conoscere più da vicino la patologia diabetica

Il diabete un nemico subdolo da non sottovalutare
Nel 2016 una percentuale diabetici in Italia pari al 16,5 per cento
era compresa in una fascia di età superiore a 65 anni di età. Questo significa che circa 3200 persone hanno dichiarato di essere affette da una patologia diabetica
I dati Istat hanno evidenziato un elemento molto preoccupante, infatti, rispetto agli anni Ottanta, la popolazione diabetica è pressoché raddoppiata e spesso non si attribuisce la necessaria rilevanza ad una malattia che è alla base dei disturbi cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di morte insieme alle patologie tumorali.
Si è soliti distinguere un diabete di tipo 1 (DMT1, il cosiddetto diabete giovanile che coinvolge una percentuale del 10% dei pazienti) e il diabete di tipo 2 (DMT2 che colpisce una percentuale decisamente elevata di persone, circa il 90%).
La scoperta di una patologia diabetica obbliga le persone che ne sono affette a modificare completamente il loro stile di vita, in modo particolare nel diabete di tipo 2, sia per quanto concerne l’alimentazione che l’attività fisica, anch’essa determinante nella gestione della patologia.
Il diabete di tipo 1 è una patologia autoimmune, nel diabete di tipo 2, invece, entra in gioco la quantità di insulina presente nel sangue. In questi casi, la causa dell’insorgenza della malattia è da addebitare a una disfunzione degenerativa delle cellule pancreatiche che può portare alla loro distruzione.
Nell’eventualità in cui il danno sia grave, i pazienti diabetici devono assumere l’insulina attraverso le classiche iniezioni sottopelle o per mezzo di dispositivi che sono programmati per il rilascio temporizzato di insulina.
Ricevere una diagnosi di diabete, soprattutto per i bambini, può essere molto difficile da accettare, ma, rispetto al passato, le cose sono molto cambiate, in quanto le strutture sanitarie offrono consulenza e supporto continuo e le persone ammalate, attraverso un’informazione mirata ed efficace, possono condurre una vita normale adottando dei semplici accorgimenti.
La percentuale diabetici nel mondo
Nel mondo ci sono circa 400 milioni di persone diabetiche e i dati per il futuro non lasciano intravedere spiragli di miglioramento, infatti, si prevede un incremento costante del numero che nel 2050 potrebbe sfiorare quasi gli 800 milioni di casi. La speranza è che i programmi di screening del diabete consentano anche alle persone che non sanno di avere questa malattia di scoprirne quanto prima la presenza, in modo tale da curarsi in modo tempestivo. Al diabete, infatti sono correlate molte altre patologie che riducono sensibilmente l’aspettativa di vita.
La percentuale di diabetici in Italia varia anche in rapporto al tipo di diabete, i dati divulgati dall’IDF (Internationa Diabetes federation) mettono in luce una situazione decisamente preoccupante, infatti rispetto al 2010, anno in cui nel mondo era stata rilevata la presenza di 480 mila bambini e adolescenti affetti da questo tipo di diabete, si è registrato un incremento del 15% circa.
Per il diabete di tipo 2 i dati sono ancor meno incoraggianti, infatti, negli Stati Uniti, circa il 10% della popolazione totale risulta affetto da questa malattia.
Il diabete non concede sconti neanche agli altri continenti, infatti, si prevede che entro il 2030 la percentuale di diabetici ammonterà a circa 9.1%. L’aspetto più preoccupante è che ogni giorno vengono diagnosticati oltre 21000 nuovi casi ogni giorno.
Percentuale diabetici in Italia
In Italia, a differenza di quanto si potrebbe pensare, ci sono molti individui che soffrono per il diabete1, la concentrazione diventa particolarmente elevata in alcune regioni d’Italia, come, ad esempio, la Sardegna, dove si riscontra un numero decisamente importante, ben 250000 di persone affette da diabete di tipo 1. I numeri del diabete di tipo 2 per il nostro Paese sono molto elevati, in quanto circa tre milioni di persone hanno una simile patologia, ma ci sono molti individui a rischio, vale a dire i cosiddetti iperglicemici che sono più di 2 milioni di persone, in questo caso, il rischio di contrarre la malattia è veramente molto elevato. Anche in Italia si prevedono numeri molto elevati, si calcola, infatti che nel 2030 la popolazione diabetica ammonterà a circa 30 milioni.
Aspettative di vita nei diabetici
Una diagnosi di diabete, anche in virtù della crescente percentuale di diabetici in Italia, non rappresenta una condanna, infatti, seguendo scrupolosamente le raccomandazioni dei medici si può avere un’aspettativa di vita di poco inferiore rispetto agli altri che non presentano il rischio di ammalarsi di diabete.
La dieta e il rispetto delle prescrizioni farmacologiche nonché la regolare assunzione di insulina, quando necessario, possono veramente fare molto per migliorare la qualità della vita. A questo proposito sono stati realizzati diversi programmi per ottimizzare la QOL (quality of life) con la collaborazione di enti sanitari e personale infermieristico specializzato per supportare i pazienti e le loro famiglie nella gestione di questa patologia.