Si avvicina il tempo della dichiarazione dei redditi e da più parti piovono inviti a destinare il 5 per mille a un’associazione od ad un ente, per fini di solidarietà e miglioramento delle condizioni delle persone disagiate. Molte persone ignorano del tutto che cosa sia il calcolo permillare e non sanno che cosa significhi, ad esempio, il 5 per mille, per cui tante volte non compiono un’azione che potrebbe andare a vantaggi di molti. Sfatiamo allora questo luogo comune e sforziamoci di conoscere meglio le caratteristiche del calcolo permillare ed i possibili ambiti di applicazione.
Esempi di calcolo permillare
Di solito, quando pensiamo alle percentuali, istintivamente pensiamo al per cento, espresso da questo noto simbolo %, però, le sorprese non finiscono qui, esiste anche il permille, il quale equivale a un decimo di un per cento, per cui basta ricordare questo principio per capire la differenza con il calcolo per cento.
C’è anche un simbolo che connota il per mille: ‰, quasi simile al più noto per cento, tanto per intenderci, ma con uno zero in più. Come potremmo tradurre con un esempio pratico il calcolo permillare? Semplice, in questo modo:
l’1‰ equivale a 1/1000
Che significa questo? Che corrisponde a 0,001, mentre l’1 per cento equivale, invece, a 0,1
Facciamo un esempio pratico, vogliamo calcolare il 4 per 1000 di un numero ad esempio il 4 per mille di 7000, allora dobbiamo fare:
4/1000 che è uguale a 0,004
Quindi moltiplicare il risultato ottenuto (0,004) *7.000 che è uguale a 28
In questo esempio, essendo 7.000 un numero espresso in migliaia, è sufficiente moltiplicare 4 per 7 ed otteniamo 28, che corrisponde proprio al 4 per mille di 7.000.
Si tratta, dunque di un calcolo abbastanza facile che si può fare senza troppi problemi. In ogni caso è possibile anche avvalersi di utilissimi programmi ed utility presenti in Internet che rendono estremamente agevole risolvere il piccolo enigma del calcolo permillare. Anche se è meno conosciuto del calcolo percentuale, viene comunque utilizzato in molti ambiti e semplifica moltissimo la vita quotidiana soprattutto per quanto riguarda alcuni calcoli di grande importanza
I casi più noti di calcolo permillare
Il caso più famoso è sicuramente il 5 per mille che sulla dichiarazione dei redditi si può tranquillamente devolvere ad Onlus, ai comuni, ad associazioni che si occupano di ricerca. Il 5 per mille viene determinato sulla base dell’imposta netta dell’Irpef.
Non sempre si tratta di un calcolo semplicissimo, perché bisogna conoscere l’ammontare delle detrazioni che devono essere applicate all’imposta lorda. Possiamo fare alcuni esempi, se il nostro reddito ammonta a 20.000 euro e vogliamo destinare il nostro 5 per mille a un ente per la ricerca, conoscendo l’ammontare dell’imposta netta, se, per caso, quest’ultima equivale a 4.800 euro, allora il 5 per mille equivale a 24 euro.
Un altro esempio? Il 5 per mille su un’imposta netta di 50.000 euro, equivale a 250,00 euro. Da questi esempi si può facilmente capire che, se, ad esempio, 10 persone destinano il loro 5 per mille al medesimo ente o alla stessa associazione, allora, questa semplice operazione si tradurrà in un gesto significativo di solidarietà. L’importo di 250,00 euro per cento persone equivalgono a 25.000 euro, una discreta sommetta per fare qualcosa di buono in favore degli altri.
Un altro caso di calcolo per mille è quello della nota ed odiatissima imposta IMU, l’Imposta municipale propria che rappresenta una sorta di spauracchio per tutti quelli che sono costretti a calcolarla e, soprattutto, a sottrarre al budget familiare la somma che dovranno versare.
Facciamo un esempio semplice, il signor Mario Bianchi ha comprato una seconda casa al mare, quindi è diventato proprietario di due immobili. Come farà a calcolare l’IMU? Intanto il signor Bianchi potrà tirare un sospiro di sollievo, infatti per la prima casa non dovrà pagare niente, quindi, dovrà solo pensare all’IMU della ridente casetta acquistata in una località balneare.
Come fare a calcolare l’imposta da pagare? Ecco che entra in gioco il nostro calcolo permillare. Supponiamo che il Comune ove è ubicata la casa abbia deliberato un’aliquota del 10,6‰. Bisogna, in questo caso, fare riferimento alla rendita catastale, per cui supponiamo che la rendita catastale ammonti a 500 euro, allora non dobbiamo far altro che moltiplicare 500 per 1,05 che rappresenta la rendita catastale con la rivalutazione del 5% e poi moltiplicarla ancora per 160. In questo caso otterremo la base imponibile che è pari ad 84.000 euro. A questa base imponibile bisognerà applicare l’aliquota del 10,6‰ cioè (10,6/1000) * 84.000 per ottenere un salasso d’imposta pari a 890,40 euro.
Da questi semplici esempi si può capire come il calcolo permille rappresenti un ottimo strumento per risolvere semplici problemi quotidiani. Se proprio volete avere la precisione assoluta nell’effettuare il calcolo permillare, allora potete agevolmente trovare tanti calcolatoi online che vi permetteranno di raggiungere il vostro obiettivo facilmente. Il calcolo permillare permea molti aspetti della nostra quotidianità, non si può certo ignorarlo!